Arriviamo
a Tournai seguendo il fiume Schelda che qui, nel Belgio francofono si
chiama Escaut.
Il
corso d'acqua è canalizzato ed è un'importante via di comunicazione
tra Olanda e Francia. L'ultima chiusa prima della città si sta
svuotando e una chiatta attende ormeggiata poco lontano. Una
bicicletta è appoggiata sul pontone; i vasi di gerani e le tendine
dei finestrini rallegrano l'abitazione della famiglia dei
battellieri.
In
lontananza appare il ponte à Trous,
simbolica porta d'ingresso nella città.
Ora che si sta progettando
l'allargamento del canale per permettere il passaggio di chiatte più
grandi il destino di questo storico ponte sembra segnato, è una
strettoia che impedirebbe il passaggio delle barche, dovrà
quindi essere, se non eliminato, almeno sostanzialmente modificato.
Ma non tutti sono d'accordo, il
monumento storico ha trovato i suoi difensori.
Nel
tardo mattino Tournai appare sonnolenta.
Pochi passanti, qualche
ciclista lungo la via che costeggia il canale, un gruppo di giovani
seduti
sulle panchine.
La grande
piazza centrale è animata dagli zampilli della fontana che si alzano
e si spengono in un balletto perpetuo. La torre municipale -il
beffroi- ricorda il ricco e
agiato passato della borghesia cittadina che lo fece costruire nel
XII secolo. È il più antico
del Belgio, in quella che fu anch'essa una delle più antiche città
di questa regione d'Europa, prima capitale del regno dei Franchi.
Ma
è la cattedrale di Notre Dame
che si impone sugli altri edifici con la sua massa sproporzionata.
Ricordo del tempo in cui il vescovo di Tournai controllava quasi
tutte le Fiandre.
Da lontano le torri della cattedrale spuntano sopra i tetti, infagottate nelle impalcature.
Immenso
vascello grigio che domina la città con i suoi cinque campanili e
che conosce oggi un restauro che è smisurato quanto l'edificio. La
tempesta del 1999 ha accentuato lo squilibrio del coro e del
transetto, in particolare la torre Brunin.
Rapidamente,
sono state prese delle misure provvisorie per stabilizzare
l'edificio.
Nel 2000, la cattedrale è iscritta al patrimonio
dell'UNESCO. Da allora gli esperti studiano le soluzioni tecniche per
consolidare il coro mentre procede il restauro della navata romanica.
Perché
l'immensa cattedrale ha una parte gotica e una romanica. È un
edificio sorprendente, che non assomiglia a nessuna delle altre
cattedrali sparse per l'Europa. Nel miscuglio di stili si perde forse
l'eleganza del gotico e la potente armonia del romanico ma la
singolarità della struttura e le sue straordinarie dimensioni
sorprendono e sbalordiscono.
La cattedrale prima dei lavori. Foto di Ad Mesken |
Bello questo post, su una località che non conoscevo e una Nazione che non ho mai particolarmente apprezzato!
RispondiEliminaGrazie per il commento Silvana. Per la Nazione non so. E' vero che il clima è un po' triste e il paesaggio un po' piatto.
EliminaPer gli abitanti invece, senza generalizzare, non è mai giusto, direi i belgi mi paiono spesso piuttosto simpatici, come dei francesi senza il complesso di superiorità.
che belle foto....
RispondiEliminae che bella descrizione.....
Grazie Nina.
EliminaE grazie della visita.