Ultima
tappa della nostra escursione risalendo il Sagittario. A Villalago la
valle si allarga, l'altitudine fa l'aria più tersa e il sole fa
brillare i boschi, tra il verde più chiaro dei faggi e quello dei
pini. Un altro lago, più esteso, dopo quello di San Domenico. Di
forma più arrotondata questo è di origine naturale, formatosi
quando, nell'antichità, una frana si staccò dal monte Genziana e
bloccò la valle. Il lago si trova per due terzi nel territorio
comunale di Villalago ma è Scanno, il paese più in alto che gli ha
dato il nome. Ed eccoci quindi in questo paese, ricco di superlativi,
la perla d'Abruzzo nelle guide turistiche.
Il
borgo medievale sviluppatosi sulle pendici del monte si è arricchito
nei secoli successivi grazie al fiorente commercio della lana (pare
che nel Settecento ci fossero più di 150000 ovini). Palazzotti
signorili, logge, balconi e portoni di stile barocco, belle fontane
monumentali decorano qua e là le vie a scalinata.
Sullo sfondo, magari nella prospettiva di un vicolo che scende verso la valle, un sipario di boschi. La ricchezza di un tempo è probabilmente per molti ormai solo un ricordo ma l'aspetto un po' decrepito degli edifici ne accentua il fascino.
Sullo sfondo, magari nella prospettiva di un vicolo che scende verso la valle, un sipario di boschi. La ricchezza di un tempo è probabilmente per molti ormai solo un ricordo ma l'aspetto un po' decrepito degli edifici ne accentua il fascino.
Molti
fotografi hanno immortalato gli scorci e gli abitanti di Scanno,
basti ricordare Henri Cartier-Bresson, Gianni Berengo Gardin o Mario Giacomelli il cui Bambino di Scanno fa parte della collezione del Museo di arte moderna di New York.
basti ricordare Henri Cartier-Bresson, Gianni Berengo Gardin o Mario Giacomelli il cui Bambino di Scanno fa parte della collezione del Museo di arte moderna di New York.
Sono
probabilmente loro ad aver contribuito maggiormente alla notorietà
del borgo abruzzese nel mondo.
Non c'è dubbio infatti che Scanno rappresenta nell'immaginario collettivo in qualche sorta l'archetipo del borgo montano degli Abruzzi.
Non c'è dubbio infatti che Scanno rappresenta nell'immaginario collettivo in qualche sorta l'archetipo del borgo montano degli Abruzzi.
Ma
è anche il perdurare delle
tradizioni come lo sfoggio
del costume tradizionale, ricco di accenti orientali, che le donne portavano ancora qualche decennio fa o
la presenza di artigiani rinomati (basti pensare agli orafi) ad
attirare molti turisti e viaggiatori.