Durante la battaglia di Normandia, nel 1944, la città si trovò sulla linea di fronte e subì molti danni.
La ricostruzione fu fatta con una certa coerenza e utilizzando una pietra estratta nella regione la pierre de Caen, la stessa che era servita alla costruzione degli edifici cittadini fin dall'XI secolo. Anche per questo l'insieme non stona anzi mostra una certa armonia.
Una
parte del complesso dell'”Abbazia degli uomini” è oggi sede del
comune. L'edificio si trova ad ovest del centro cittadino mentre ad
est è l'Abbaye aux dames, istituto religioso destinato alle
donne e oggi sede del Consiglio regionale.
Le due abbazie furono
fatte costruire da Guglielmo, duca di Normandia per evitare la
scomunica papale (minacciata, sembra, a causa di un legame di
consanguinità tra il duca e la sua sposa Matilde di Fiandra). Nelle
due chiese abbaziali si trovano le tombe di Matilde e di Guglielmo.
Caen
è una delle più antiche sedi universitarie di Francia. Centro
culturale importante che ancora oggi accoglie un numero considerevole
di librerie indipendenti.
Molta
animazione nei quartieri del centro; in rue Saint Pierre i
commercianti hanno esposto i loro prodotti sulla strada.
Nel
centro cittadino, su una leggera elevazione, è anche il castello
ducale, anch'esso fondato da Guglielmo il conquistatore nell'XI
secolo.
Dopo essere stato modificato e ristrutturatone nel corso dei secoli – fu per qualche tempo anche caserma e poi prigione – il castello cadde in rovina e oggi restano solo le imponenti mura e il torrione.
Nello
spazio interno alla cinta muraria è stato costruito il museo di
Normandia.Dopo essere stato modificato e ristrutturatone nel corso dei secoli – fu per qualche tempo anche caserma e poi prigione – il castello cadde in rovina e oggi restano solo le imponenti mura e il torrione.
Esposta in un negozio vediamo la riproduzione di un celebre dipinto del Perugino: Lo sposalizio della Vergine. Scopriamo così che il famoso dipinto è esposto nel museo vicino. Fu Napoleone a confiscare la pala d'altare e a donarla ad un suo zio cardinale. Dopo essere stato venduto ad un libraio di Caen, il dipinto fu ceduto da quest'ultimo al museo cittadino. E qui restò malgrado i tentativi del comune di Perugia di riaverlo.
È
un'opera veramente magnifica, intrisa nella sua composizione di
razionalismo rinascimentale. Un edificio ideale a pianta ottogonale
(rappresenta il tempio di Gerusalemme) si trova al vertice di una
breve scalinata.
A destra e a sinistra è uno spazio naturale con colline e alberi che aggiungono profondità alla prospettiva. Gruppetti di personaggi discutono in pose animate.
In
primo piano, a destra e a sinistra dal sacerdote sono Giuseppe e
Maria, con il loro seguito. Belli e luminosi sono i colori degli
abiti e vivo è il drappeggio. La composizione rispetta quasi
scrupolosamente la simmetria dello spazio, sottolineata poi dal
disegno del pavimento.A destra e a sinistra è uno spazio naturale con colline e alberi che aggiungono profondità alla prospettiva. Gruppetti di personaggi discutono in pose animate.
Il dipinto, realizzato nel 1501 per una cappella del duomo di Perugia ispirò anche Raffaello che, nel 1504 ne realizzò uno, sullo stesso tema che, con le evidenti differenze, è praticamente una variazione interpretativa di quello del Perugino.
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