I turisti e gli abitanti della cittadina sono assai numerosi nelle vie del centro medievale e già affollano i tavoli dei caffé.
Il chiacchiericcio generale è sottolineato ogni tanto dallo scampanellare di un ciclista. Le antiche pietre dei monumenti circostanti si scaldano e si colorano al sole. Chiese e palazzi offrono begli scorci mai monotoni.
Entrando nella chiesta di San Silvestro costruita nel 1195 da Maestro Binello dice l'epigrafe (come la dirimpettaia San Michele) e mai terminata, si lascia il brusio per un silenzio secolare.
L'ambiente è austero e suggestivo. Poche decorazioni, come nel più antico stile romanico; una scalinata centrale porta all'altare mentre, dalle navate laterali si scende alla cripta. Su un lato, la base del campanile, mai costruito.
Uscendo,
ritorniamo nel presente. Oggi Piazza Silvestri è animata. In questo
venticinque aprile si ricorda il sessantasettesimo anniversario della
Liberazione.
Una
piccola banda musicale intona le note delle canzoni della Resistenza.
Qualche anziano, forse tra gli ultimi reduci di quell'epopea, sfoggia fieramente un fazzoletto tricolore.
Qualche anziano, forse tra gli ultimi reduci di quell'epopea, sfoggia fieramente un fazzoletto tricolore.
L'Associazione
Nazionale Partigiani ha organizzato, nella settimana dedicata alla
Pace, una corsa a piedi che, in sei tappe, riunisce i monumenti ai
caduti delle frazioni circostanti.
Per
i meno intraprendenti una passeggiata su un tratto del percorso, può
essere sufficiente. È una giornata primaverile, le nuvole corrono
veloci e, a momenti, coprono il sole, ma l'aria è calda e nella
campagna i colori sono vivi.
Fuori dal borgo l'animazione sembra lontana. Dopo aver superato su un ponticello il fiume Timia che con un largo giro, scorre attorno alle mura, la strada si allontana dal paese, salendo sulle colline. Da qui Bevagna appare tranquillamente distesa tra prati fioriti.
Fuori dal borgo l'animazione sembra lontana. Dopo aver superato su un ponticello il fiume Timia che con un largo giro, scorre attorno alle mura, la strada si allontana dal paese, salendo sulle colline. Da qui Bevagna appare tranquillamente distesa tra prati fioriti.
Il n'y a pas l'ombre d'un chat sur ton post
RispondiEliminaÉtrange ??
Victoria
anche tu scrivi e fotografi poco, peccato
RispondiEliminagira un'aria di smobilitazione, marina