La luna e i falo'

Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti
Cesare Pavese 1949



martedì 17 aprile 2012

Abbazia di San Giovanni in Venere (Ch)

Basta allontanarsi di qualche chilometro dalla costa di Fossacesia e dalla foce del Sangro per arrivare su questa collina, come un balcone sul mare.
Nello spazio è un viaggio breve, ma sufficiente ad allontanare d'un tratto il moderno cicalio del turismo di spiaggia; nel tempo si parte lontano, percorrendo e ritroso, almeno negli indizi e nei vocaboli, millenni di storia.
Un antico tempio consacrato a Venere Conciliatrice ha lasciato il nome all'abbazia benedettina che, già prima del VII secolo, ne occupò il sito. 
La tradizione ricorda un primo gruppo di monaci, tra i quali un certo Martino, proveniente dal cenacolo di Benedetto a Cassino o forse più semplicemente da uno dei tanti eremi della Maiella. Costruirono una chiesetta e un cellaio per abitazione. Vennero poi, dopo l'anno Mille, gli architetti cistercensi ad ingrandirli e a modificarli. 
Le vicissitudini del tempo e soprattutto il terremoto del 1627 avevano danneggiato gravemente la chiesa e il chiostro. Solo a partire dal 1965, quando i padri Passionisti ne presero possesso, si cominciò a ricostruire il convento e poi l'insieme del monumento.
Dedicata a san Giovanni, l'abbazia volge le spalle all'Adriatico e si apre su un fresco bosco mentre, sul lato opposto si affaccia su una campagna punteggiata di ulivi.
Il luogo appare solitario, solo qualche persona passeggia attorno alle mura.
Sulla facciata in mattoni spicca, attorno al portale, il marmo bianco dei gravi bassorilievi scolpiti con scene bibliche, nel XIII secolo.
Il chiostro si raccoglie attorno al suo giardino; interrompe la luce smagliante dell'estate rifiutando allo sguardo l'orizzonte che spazia lontano, per ricreare nell'ombra il luogo di raccoglimento e di meditazione. Solo le cime della piccola schiera di cipressi si agitano al vento che viene dal mare.

2 commenti:

  1. Complimenti per la foto panoramica iniziale: dà una prospettiva bellissima, quasi un invito al decollo.

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  2. Una bellissima abbazia altrettanto ben presentata

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