La luna e i falo'

Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti
Cesare Pavese 1949



venerdì 1 aprile 2011

Spello Assisi: il sentiero degli ulivi

Intra Tupino e l'acqua che discende
del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende,

onde Perugia sente freddo e caldo
da Porta Sole; e di rietro le piange
per grave giogo Nocera con Gualdo.

Di questa costa, là dov’ella frange
più sua rattezza, nacque al mondo un sole,
come fa questo talvolta di Gange.

Però chi d’esso loco fa parole,
non dica Ascesi, ché direbbe corto,
ma Orïente, se proprio dir vuole. 
Ce ne mette di tempo Dante prima di nominare Francesco. 
Quante circonlocuzioni. E quante circonvoluzioni: arriva ad Assisi dopo aver fatto una cartografia del territorio. 
Spello
E come al solito non ha gerarchie quando parla di luoghi o di fiumi; così, nello stesso canto, cita il Gange e il Tevere, il Topino e il Chiascio: l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo, (il monte Ingino di Gubbio per i distratti), senza dimenticare l'Arno (non lontano dalla Verna delle stimmate).
Questo Sole-Francesco che nasce ad oriente per illuminare il mondo (da Perugia si vede il sole sorgere verso Assisi), gran camminatore, percorrerà in lungo e un largo le vie dell'Umbria, seguito dai compagni, primo tra tutti Bernardo che si scalzò prima, e dietro a tanta pace corse e, correndo, li parve esser tardo.
Alle pendici del monte Subasio, Spello prende il sole. I mattoni ocra delle case medievali ne restituiscono il calore. Fuori dalla porta romana la piazza è animata.

Bisogna risalire tutto il paese fino alla sommità del borgo per trovare il sentiero che continua verso il monte. Fra gli ulivi il panorama spazia su tutta la valle umbra, tra le sfumature di verde ed il giallo del grano. Di fronte, più scuri, i monti Martani fanno da sfondo.
Le strada taglia la costa occidentale, prima in bella salita poi alternando falsipiani e discese. Si sale oltre i mille metri (1124) del Sasso Piano per poi ridiscendere verso Assisi. Dopo aver attraversato boschi e prati, lungo tutto il versante occidentale del Subasio si arriva nella città dall'eremo delle carceri.
È difficile immaginare in Assisi la città medievale in cui visse Francesco di Pietro Bernardone.
Negozi di souvenir con le immancabili statuine di fraticelli gaudenti, ristoranti e pizzerie aspettano i pellegrini turisti che vanno e vengono dalla basilica alla piazza del comune.
Occorre aspettare la sera, quando le ombre si allungano e il paese si svuota per ritrovare un po' di silenzio.

3 commenti:

  1. Sono passato di là anni fa, e il tuo post mi ha riportato le sensazioni che avevo assaporato e che ancora sostavano nella memoria.
    saluti

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  2. Era il 1970, avevo 18 anni, e con amici scout decidemmo di effettuare, in notturna, la traversata Assisi-Spello. Il chiarore della volta stellata ci permetteva il cammino. Arrivati sulla sommità del Subasio un forte vento di maestrale ci portava rumori e suoni da ovest: parole di donne,grida di bambini, rintocchi di campane, latrati, sbattere di porte…. Era una situazione irreale, attorno a noi c’era solo la montagna disabitata e la “civiltà” si snodava 1000 metri più in basso. Ci sentivamo come sospesi nell’aria. La sorpresa fece posto all’inquietudine che ci lasciò solo dopo il calmarsi del vento nella discesa verso Assisi che vedemmo, poco prima all’alba, sotto di noi. La luce,come onda di marea, accese prima i tappeti di ginestre che rivestivano le ultime propaggini del monte,
    poi si propagò sul castello e lentamente su tutta la città colorandola di rosa, il colore della pietra del Subasio. Trovare un bar per una …lauta colazione non fu facile, allora Assisi non era la an.Marino di oggi. E vedemmo anche dei frati “giulivi” ma non erano statuette in vendita, attraversavano in fretta il piazzale per entrare nella basilica di S.Francesco. All’alba o quasi!

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  3. Che splendido Blog! Lo abbiamo appena scoperto! Noi siamo Gigi, Eleonora, Myriam e Valeria ( netta prevalenza di donne :-) Noi stiamo scoprendo a piedi l'Umbria dei Cammini, dei sentieri e delle Vie ed è bello leggere e virtualmente incontrare chi percorre strade simili! Ti seguiremo :-)

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