La luna e i falo'

Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti
Cesare Pavese 1949



sabato 31 marzo 2012

La Sacra di San Michele

Una giornata di sole ha interrotto il lungo periodo di pioggia e di freddo. Il verde dei prati e delle piante risplende lavato e brillante.  Sulle montagne la neve è ancora bassa.
Arriviamo tra le antiche mura e animate da molti turisti. Le grandi rampe di scale salgono verso la chiesa, proponendo scorci sempre diversi, tra la luce esterna e la penombra degli anfratti. 
L'edificio è austero; sculture e affreschi lasciano l'idea di un medioevo rude e violento.
Perché San Michele, l'arcangelo che sconfisse il drago demonio era un santo guerriero, spada alla mano e sguardo severo.
Tra il Mont san Michel in Francia e Gerusalemme, una linea immaginaria passa sul Gargano dove si trova il più antico dei santuari dedicati all'arcangelo.
A metà strada tra la Normandia e la Puglia, sulle rocce del monte Pirchiriano, a quasi mille metri di quota, appare da lontano la Sacra di San Michele, gemella del monumento francese.
Secondo del Bosco: Affresco dell'Assunzione, particolare
Un punto strategico, dal quale è possibile controllare tutta la bassa val di Susa. 
Scalone dei morti
Sembra che già in epoca romana, prima della costruzione del monastero, esistesse qui un posto di controllo sulla strada per la Gallia.
Il monastero divenne ben presto luogo di pellegrinaggio ma anche di tappa per i fedeli che percorrevano una delle varianti della via Francigena, quella che, si dirigeva verso Roma passando dal Moncenisio e dall'abbazia di Novalesa. Trovavano qui un punto di ristoro e di accoglienza, ma per questo era necessario lasciare la strada di fondovalle e risalire fin quassù.
Due percorsi permettono, ancora oggi in un'ora e mezza di cammino, di salire dalla valle alla Sacra. Una bella mulattiera tra i boschi si allunga sui seicento metri di dislivello. Le Alpi fanno corona e, quando l'aria è limpida, il panorama spazia anche verso la pianura.
Quassù, per i più intraprendenti un cartello propone «il sentiero dei Franchi» che, risalendo la val di Susa per sessanta chilometri, percorre a ritroso la via che, secondo la tradizione, ripresa da Alessandro Manzoni nell'Adelchi, Carlo Magno avrebbe percorso per sorprendere l'esercito longobardo accampato nel fondovalle. 

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