La luna e i falo'

Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti
Cesare Pavese 1949



venerdì 31 agosto 2012

Alba dal balcone

Apro il balcone in una giornata di agosto. In basso il paese è ancora silenzioso.
Dopo avere illuminato l'Adriatico e le colline che vi si affacciano, verso le sei del mattino scavalcando la serra delle Reparate il sole arrossa la lunghissima cresta nord del Sirente. 

La luce radente disegna nettamente le rocce e i canaloni che si innalzano sulla corona di boschi. L'aria è limpidissima, solo nelle valli ancora scure è qualche residuo di nebbia notturna.

La luce avanza rapida, risale la cresta della rocca di Calascio fino e colpire le pietre bianche della fortificazione. 
Ancora qualche minuto poi arriva sui colli di Castel del Monte. Si insinua nella valletta come un torrente di luce poi, rapidamente colpisce i pini schiarendoli e scaldandoli.
Nel paese i rumori si accentuano. Passa il camioncino dei pastori che vanno a Campo Imperatore, poi il fuoristrada del tecnico che va a controllare l'acqua nei serbatoi comunali. Gli zoccoli dei cavalli che passano sul selciato verso l'ippovia del parco, il cane della masseria che abbaia verso il gruppo di ciclisti che parlotta pedalando.

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