Un'iscrizione,
all'interno della chiesa parrocchiale di Castel del Monte, cita
un'altra chiesa, dedicata a Sant'Angelo presente sul territorio. Ma
nessuno sa se effettivamente, in passato, l'edificio esistesse
veramente. Oggi solo un'edicola, eretta nella parte più orientale
del paese fuori le mura,
conosciuta con questo nome, invita il passeggero ad una sosta e alla
preghiera.
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Monte Capo di Serre |
Qui
la strada, abbandonate le ultime case, si trasforma in mulattiera e
si inerpica verso le pendici di monte Capo di Serre (1771 metri) e il
valico omonimo. È il cammino verso il versante pescarese del Gran
Sasso: verso il Voltigno, le terre di Carpineto della Nora, Villa
Celiera. Una larga enclave tra il territorio casteldelmontese e quello di Villa Santa Lucia appartiene
però al comune di Ofena, situato molto più in basso nella valle del
Tirino.
Dopo
circa un chilometro, la mulattiera, ormai quasi sentiero, biforca.
Prendendo a destra si scende verso la valle e si arriva rapidamente
ad un antico fontanile in pietra, ormai asciutto: lo Stincone.
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La fonte dello Stincone |
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Oggi
abbandonata, la sorgente era nel passato un punto d'acqua importante,
vicino ai campi seminati della valletta.
Dall'altro
lato del bivio, la via sale verso il valico per raggiungere
rapidamente e sfiorare sulla sella la strada asfaltata che va verso
Capo Imperatore.
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Castel del Monte dalla cresta del monte |
Per
salire sul monte conviene però lasciare il sentiero un centinaio di
metri prima della strada e piegare a destra continuando a salire,
senza via segnata, in un largo passaggio tra gli alberi della pineta.
Giunti
su un primo colle (sotto di noi è la valle del Tirino) si segue tra
i mughi la cresta verso sinistra fino alla vetta di Capo di Serre.
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Sul versante opposto: la Vallestrina e, a destra il monte Meta |
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Bel panorama da una parte sulla zona orientale di Campo Imperatore,
dall'altra verso la valle del Tirino.
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Scendendo verso la Vallestrina |
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La faggeta attraversata |
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Dal
lato opposto si scende verso la Vallestrina, attraversando una
faggeta. Di fronte è la punta di monte Meta (1784metri).
Attraversiamo
la valletta fino a ritrovare la carrareccia che, salendo dal rifugio
Ricotta, continua verso est.
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"Coppi del Pacino" |
La
seguiamo per un tratto ma verso sinistra, per poi attraversare il
pianoro del Pacino, e risalire verso Capo la Serra. Aggirato il
monte, scendiamo verso il paese, ritrovando la via dell'andata.
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Il percorso in verde | n verde |
mi hai rinverdito la memoria di un'antica passeggiata che non sarei più in grado di ripetere.
RispondiEliminagrazie ciao