La luna e i falo'

Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti
Cesare Pavese 1949



mercoledì 13 febbraio 2013

Gran Sasso: Valle Caterina

Ecco un appunto inattuale, una passeggiata estiva raccontata nel febbraio gelato.

Mese d'agosto. Un'atmosfera prealpina in questo angolo del massiccio del Gran Sasso. 
Le alte cime chiudono, possenti, il panorama al di là della conca di Campo Imperatore ma qui le creste sono più arrotondate, solo il monte Meta ripropone una, pur modesta, piramide rocciosa. 
I prati sono di un bel verde e la pineta copre, con un tono più cupo la china del colle.

Vicino, più vasta, la faggeta brilla di mille sfumature e si distende verso la valle sottostante. 
Un vento tiepido, venuto dal mare risale le colline del versante pescarese, facendo cantare gli alberi. La luce dell'estate penetra a tratti i fitti rami con chiazze di giallo tra le più vaste ombre.

Lo spesso strato di foglie che macera nel sottobosco spande un odore di humus, mentre al sole, le fioriture attirano sciami di insetti. 
Questo scorcio di montagna appare meno rude e severo accanto al massiccio roccioso e della piana sterminata che si distende verso ovest. 
Angoli gradevoli e attraenti catturano lo sguardo e invitano ad una pausa; quando il vento si ferma il cicalare degli uccelli riempie il silenzio.
 

4 commenti:

  1. Che belle immagini! Mi fanno venire voglia di uscire di casa, di rompere il tran tran della città.
    Grazie per averle condivise, a presto = )

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  2. Grazie Enrico per il tuo commento.
    Ne approfitto per ringraziare anche gli altri visitatori che hanno lasciato un messaggio e a cui non ho risposto. E' solo perché spesso non riesco ( non sono capace oppure non funziona, non so) a inserire messaggi nello spazio commenti

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  3. Adoro le montagne e mi piace sempre conoscerne altre che non siano le mie solite!

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