La luna e i falo'

Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti
Cesare Pavese 1949



sabato 6 settembre 2014

Valle della Loira 3: le abitazioni troglodite

Il tuffeau è un calcare giallastro, tipico della valle della Loira. Assomiglia un po' al travertino e al tufo nostrano ed è stato utilizzato anche per la costruzione dei castelli.
Si estrae da cave, lunghe anche centinaia di metri e che poi sono spesso impiegate per altri scopi. Nelle gallerie infatti si coltivano i funghi, -quelli che in Italia chiamiamo champignons- ma esse servono anche da cantina o da stalla.
Lo sfruttamento del tuffeau risale almeno all'epoca romana. La pietra era utilizzata soprattutto per la costruzione di monumenti. La si estraeva soprattutto da giacimenti a cielo aperto, o da ripide pareti evidenziate dall'erosione dei fiumi
Le cave, scavate al livello del suolo sulle falesie servirono, e a volte servono tutt'ora, anche da abitazione. In questo caso la facciata è l'unica parte visibile dell'edificio anche se esistono abitazioni ibride, nelle quali la parte troglodita è completata da uno o più locali esterni.

Nell'Anjou i siti di questo tipo sono molto numerosi, alcuni abbandonati, altri attualmente trasformati in musei ma anche in lussuose residenze private o alberghiere.
Il tuffeau è in effetti un materiale dalle molte qualità: isolante termico e acustico, facile da lavorare.
Passando lungo la Loira, nei pressi di Saumur, si vedono villaggi, trogloditi affacciati sul fiume.
Altre volte però lo scavo del tuffeau è stato fatto non per sfruttare la pietra ma direttamente per ricavarne un'abitazione. E alcuni di questi siti sono meno visibili perché scavati verso il basso; sono i cosiddetti trogloditi “di pianura”.
Dall'esterno appaiono solo i comignoli e il pozzo dell'acqua che spuntano nel prato.
A Forges, una località della cittadina di Doué, a una quindicina di chilometri da Saumur, si può visitare una di queste fattorie troglodite.
Scavata nel 1830, è stata abitata per quasi un secolo da contadini che vivevano praticamente in autarchia.
Avevano creato diversi spazi di vita: abitazioni, cortile, pollaio, forno, cantina...con un ingegnoso sistema di ventilazione e di collegamento con l'esterno.
Anche se molto vicini in linea d'aria, siamo lontani anni luce dallo stile di vita dei castelli rinascimentali.
Attualmente il sito troglodita di Forges è stato ripreso da una coppia di giovani appassionati che ha l'ambizioso progetto di far conoscere e rivivere questa cultura contadina sconosciuta ai più ma che ha modelli simili in molte parti del mondo (Marocco, Tunisia, Cina). http://www.maisonstroglo.com
Tra le tante interessanti spiegazioni lette durante la visita abbiamo trovato questa citazione di Alfred de Vigny che così descrive un incontro con gli abitanti di queste originali abitazioni: Al rumore dei vostri cavalli, la testa ridente di una ragazza spunta dall'edera polverosa, imbiancata dalla polvere dello stradone. Se risalite un pendio irto di vigna, un filo di fumo vi avverte improvvisamente che un comignolo è ai vostri piedi, perché la roccia stessa è abitata e famiglie di vignaioli respirano in quei profondi sotterranei.

2 commenti:

  1. Strani luoghi che esistono sulle sponde della Loira!... non credevo esistessero case rupestri in Francia.
    Molto suggestive Gius.Ante.
    A presto.

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