sabato 6 settembre 2014
Valle della Loira 3: le abitazioni troglodite
Il
tuffeau è un calcare
giallastro, tipico della valle
della Loira. Assomiglia un
po' al travertino e al tufo nostrano
ed è stato utilizzato anche
per la costruzione dei
castelli.
Si
estrae da cave, lunghe anche
centinaia di metri e che poi
sono spesso impiegate
per altri scopi. Nelle
gallerie infatti
si coltivano i funghi, -quelli che in Italia chiamiamo champignons-
ma esse servono anche da cantina o
da stalla.
Lo
sfruttamento del tuffeau
risale almeno all'epoca romana. La pietra era utilizzata soprattutto
per la costruzione di monumenti. La
si estraeva soprattutto
da giacimenti a cielo aperto,
o da ripide pareti
evidenziate dall'erosione dei
fiumi
Le
cave,
scavate al livello del suolo sulle
falesie servirono, e a volte
servono tutt'ora, anche da abitazione.
In questo caso la facciata è
l'unica parte visibile
dell'edificio anche se
esistono abitazioni ibride,
nelle quali la parte
troglodita è completata da uno
o più locali esterni.
Nell'Anjou
i siti di questo tipo sono molto numerosi, alcuni abbandonati, altri
attualmente trasformati in musei ma anche in lussuose residenze
private o alberghiere.
Il
tuffeau è in effetti
un materiale dalle molte qualità: isolante termico e acustico,
facile da lavorare.
Passando
lungo la Loira, nei pressi di Saumur, si vedono villaggi, trogloditi
affacciati sul fiume.
Altre
volte però lo scavo del
tuffeau è
stato fatto non per sfruttare la pietra ma direttamente
per ricavarne un'abitazione. E
alcuni di
questi siti sono
meno visibili perché scavati verso il basso; sono
i cosiddetti trogloditi “di pianura”.
A
Forges, una località della cittadina di Doué, a una quindicina di
chilometri da Saumur, si può visitare una di queste fattorie
troglodite.
Scavata
nel 1830, è stata abitata per quasi
un secolo da contadini che
vivevano praticamente in autarchia.
Avevano
creato diversi spazi di vita: abitazioni, cortile, pollaio, forno,
cantina...con un ingegnoso sistema di ventilazione e di collegamento
con l'esterno.
Anche
se molto vicini in linea d'aria, siamo lontani anni luce dallo stile
di vita dei castelli rinascimentali.
Attualmente
il sito troglodita di Forges è stato ripreso da una coppia di
giovani appassionati che ha l'ambizioso progetto di far conoscere e
rivivere questa cultura contadina sconosciuta ai più ma che ha
modelli simili in molte parti del mondo (Marocco, Tunisia, Cina). http://www.maisonstroglo.com
Tra
le tante interessanti spiegazioni lette durante la visita abbiamo
trovato questa citazione di Alfred de Vigny che così descrive un
incontro con gli abitanti di queste originali abitazioni: Al
rumore dei vostri cavalli, la testa ridente di una ragazza spunta
dall'edera polverosa, imbiancata dalla polvere dello
stradone. Se risalite un pendio irto di vigna, un filo di fumo vi
avverte improvvisamente che un comignolo è ai vostri piedi, perché
la roccia stessa è abitata e famiglie di vignaioli respirano in quei
profondi sotterranei.
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Strani luoghi che esistono sulle sponde della Loira!... non credevo esistessero case rupestri in Francia.
RispondiEliminaMolto suggestive Gius.Ante.
A presto.
Molto interessante !
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