La luna e i falo'

Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti
Cesare Pavese 1949



lunedì 31 maggio 2010

Pescara Brittoli

L'autobus lascia la costa e comincia a salire verso le colline dell'entroterra. Un lungo rettilineo è bruscamente interrotto da una serie di curve che salgono verso un boschetto. A sinistra, nitido, il massiccio della Maiella, dall'altra parte una valletta e, sullo sfondo, le montagne del Gran Sasso. La provinciale si inerpica bruscamente tra prati e boschi in tornanti stretti.
Siamo partiti dalla città nel primo pomeriggio, nel caldo del giorno primaverile. Adesso il fresco della collina comincia a farsi sentire. L'autista chiude il finestrino. Sull'autobus una decina di persone.
Un vecchio è salito all'ultimo paese e si è seduto dietro l'autista che sembra conoscere. Gli parla in un dialetto ruvido che capisco a malapena.
Malgrado la stagione è vestito con una giacca di fustagno e porta un cappello di feltro invernale. Deve avere una settantina d'anni.

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