La luna e i falo'

Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti
Cesare Pavese 1949



giovedì 10 giugno 2010

Eremo della Verna.









Per chi percorre la superstrada tra Cesena e Roma, nelle vicinanze di Pieve Santo Stefano un cartello stradale, come un invito, indica l'eremo della Verna. Fu qui che, racconta la leggenda agiografica, San Francesco ricevette le stimmate.
Le strada si inerpica sull'appennino verso Bibiena e Arezzo. Dopo il valico (1005 metri) una strada secondaria sale verso l'eremo. Dopo circa 3 chilometri si arriva ad un, poco francescano, parcheggio a pagamento obbligatorio.
Un largo sentiero, attraverso il bosco, porta al convento. Un gruppo di suore, sulla via del ritorno, chiacchiera sorridendo.
Il convento sembra un fortino. Si entra, attraverso un arco, in una piazzetta sulla quale è l'ingresso dellla chiesa. Su una sedia, dei "coprivergogna" di plastica per coloro che hanno le spalle scoperte.
All'interno è esposta la tunica di San Francesco.
Dal lato opposto, la piazzetta è come un balcone sulla valle. Un gruppo di persone (giovani e anziani) con il sacchetto del pranzo. Seduto a terra, appoggiato al muro sotto il porticato, un giovane spiega ad un gruppo di ragazzi il senso delle cose.
Sulla via del ritorno, dal bosco si sente un coro cantare.

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