La luna e i falo'

Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti
Cesare Pavese 1949



sabato 1 ottobre 2011

Roccacasale

“Bella, assolata e gaia la mia Rocca,
sotto l’usbergo del Castello antico,
spande alla valle assorta, al verde aprico
dolce armonia che nel cuor rintocca”…
Anche Roccacasale ha avuto il suo cantore locale: Cesare Torelli, pittore, musicista, fotografo (soprattutto) ma anche poeta, che con versi classicheggianti ma non privi di sensibilità ne ha lodato le genti e il luogo.

Il borgo, aggrappato alla sua montagna, domina la valle peligna ed è vero che il sole non lo dimentica. 
Sembra che il paese sbocchi dal suo castello verso la valle, come stendendosi per meglio approfittare del calore dell'estate.
Per il viandante che risale dal piano, le vie si inerpicano verso la parte più antica del villaggio e poi verso la rocca. 

Un venditore ambulante ha fermato il suo furgoncino ad un angolo e ha steso vestiti e corredi. Sulla piazzetta i bambini giocano a pallone mentre più in alto, tra un balcone e l'altro, si fanno quattro chiacchiere.

1 commento:

  1. Belle foto e bel paese in cui, anche se abruzzese, non sono ancora mai stata purtroppo! Recupererò...
    Buona domenica!

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