La luna e i falo'

Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti
Cesare Pavese 1949



sabato 8 ottobre 2011

Monte Brancastello


Nel 1974, per commemorare il centesimo anniversario della fondazione della sezione aquilana del Club Alpino Italiano, si inaugurò una via escursionistica tra le più belle del Gran Sasso: il Sentiero del Centenario appunto.
Monte Brancastello
Percorso quanto mai panoramico, sempre sulla cresta tra le verdi colline del teramano e l'altopiano di Campo Imperatore, certo meno rigoglioso dell'altro versante, ma non per questo meno affascinante.
Vado di Corno

Il Sentiero del Centenario unisce, in un unico percorso, le più alte vette della catena orientale del Gran Sasso. Dal Vado di Corno a Fonte Vetica i tratti escursionistici si alternano ad altri più imegnativi, come quello attrezzato con corde e scalette delle Torri di Casanova. 
Campo Imperatore. Dietro Monte Bolza si scorge la Maiella. A destra Monte Scindarella

Escursione impegnativa, e non solo per questi passaggi alpinistici ma anche per la sua lunghezza: una giornata piena con un dislivello totale considerevole.
La cresta tra il Monte Scindarella e il Monte Portella. Al centro l'osservatorio astronomico del Gran Sasso

È possibile però accontentarsi di un percorso più limitato; accontentarsi per modo di dire perché la bellezza dei luoghi ripaga ampiamente anche il camminatore meno intraprendente.
Dietro le pendici di Monte Aquila appare il Corno Grande
Tra le infinite sfumature di verde, il bianco delle rocce e, magari, in lontananza il riflesso del mare, solo lo spirito più ottuso può restare insensibile a tanta bellezza.
Corno Grande e versante teramano

Anche il Brancastello, la prima delle vette che la via collega, seppur più modesta, è una meta sorprendente. La vista sulla parete del Corno Grande è forse una delle più belle, mentre verso sud il panorama si apre, superando l'altopiano, fino alla Maiella.
Verso i Monti della Laga

Per arrivare alla targa che, sul Vado di Corno, segna l'inizio del Sentiero, si lascia, prima degli ultimi tornanti, (quota 1800 metri) la strada che sale all'albergo di Campo Imperatore. Una sterrata si dirige verso il monte Aquila per poi tagliarene in diagonale le pendici. 
Sotto la mole del Corno Grande

Il Corno Grande appare improvviso, quasi inatteso.
Lasciando a sinistra la strada che supera il valico, ci si inerpica seguendo poi un evidente e comodo sentiero.
Il Monte Aquila

Dopo aver superato (a sud) il Pizzo San Gabriele e poi l'anticima del Brancastello, si arriva sulla vetta a 2385 metri.
Il vento da sud è forte, soffia in raffiche violente. Rende più faticoso il cammino ma nello stesso tempo accentua la limpidezza dell'aria e sottolinea i contrasti.
Uno spettacolo magnifico.

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