La luna e i falo'

Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti
Cesare Pavese 1949



giovedì 9 febbraio 2012

Librairie Internationale V.O.: Aspettando il Commissario incontrammo Seneca

La Librairie Internationale V.O. (Version Originale) di Lille, malgrado il suo nome un po' altisonante è un piccolo locale (non tanto però) non lontano dalla stazione. Il nome è del tutto meritato. Sotto una serie di orologi che segnano le ore delle principali città del mondo, sono esposti libri in moltissime lingue: dallo spagnolo al russo, dal giapponese all'inglese, dal portoghese al greco e, naturalmente, in italiano.
La proprietaria non si limita a metterli in vetrina, spesso prima li legge, cosa che, se può sembrare normale per un libraio qualunque (almeno così dovrebbe...), in questo caso, vista la varietà degli idiomi, è davvero sorprendente.
La libreria è frequentata da studenti, da stranieri residenti nella regione ma anche, e soprattutto, da appassionati che trovano qui di che soddisfare la loro curiosità per lingue e paesi più o meno lontani.
È una libreria che, per usare un'espressione un po' alla moda ma non priva di verità, fa della resistenza di fronte alle due librerie «supermercato» che in città hanno fagocitato quasi tutti gli artigiani del settore.
Ma il lavoro, direi l'opera, della libreria VO non si limita all'importazione di testi.
Una piccola saletta al primo piano accoglie autori e conferenzieri, anch'essi sovente in lingua originale, e un pubblico fedele che segue ormai da qualche anno gli incontri proposti.

Questa volta, eccezione che conferma la regola, il libro presentato è scritto in francese anche se l'argomento e l'autore sono di origine italiana.
Julien Sapori è attualmente commissario di polizia a Maubeuge, una cittadina della regione. Ma è anche uno storico e si interessato alla storia della Giustizia e della Polizia in Francia tra il Settecento e il Novecento. Le sue ricerche hanno anche indagato (è il caso di dirlo) su aspetti non molto conosciuti delle relazioni tra Francia e Italia; in un suo saggio per esempio, racconta la storia della presenza delle truppe italiane in Francia durante la prima guerra mondiale.
Il suo ultimo lavoro ritraccia e analizza sotto una nuova luce un fatto, tra cronaca e politica, del ventennio fascista: Le supçon 1928 L'affaire Pavan-Savorelli, fascistes et antifascistes en France.
Il 14 marzo del 1928 Angelo Savorelli, una spia della polizia politica mussoliniana è ucciso a colpi di pistola in un appartamento parigino. Poco tempo dopo, Alvise Pavan, un fuoriuscito antifascista è arrestato in Svizzera e, dichiarato colpevole, condannato a dieci anni di reclusione. Morirà nel 1930 in una prigione francese.
Ma Pavan era anche lui una spia e non era Savorelli il suo bersaglio...
Julien Sapori parte da questo fatto di cronaca per interessarsi alle relazioni, ai meccanismi e alle ambiguità che reggevano i rapporti del microcosmo italiano quando Parigi era il teatro delle lotte e delle trame tra fascisti e oppositori al regime. Al centro della ricerca dello storico è lo studio degli strumenti repressivi che costituiscono secondo lui l'essenza del regime mussoliniano.

L'argomento è interessante e, come al solto si aspetta il pubblico di italiofili.
Ma un'improvvisa anche se breve nevicata ha coperto le strade cittadine di un velo scivoloso che ha paralizzato il traffico. Chi non era ancora bloccato negli ingorghi ha preferito restare a casa e Julien Sapori arriverà solo tre ore dopo l'orario previsto.
Gli stuzzichini preparati da affabili mani sono mangiati nell'attesa dai rari avventori che approfittano abbondantemente dell'ottimo vin brulé per riscaldarsi.
Così nell'attesa vediamo entrare un aitante giovanottone dalla voce stentorea. Parla con un accento inglese e ha uno sguardo simpatico. Qualcuno lo interroga incuriosito: è neozelandese ed è a Lille per lavoro. In effetti il suo lavoro è all'Opera dove interpreta Seneca nell'Incoronazione di Poppea di Monteverdi. Si tratta di Paul Welhan http://www.paulwhelan.co.uk/ entrato per caso è ripartito con un libro per bambini da leggere, ci dice, grazie all'ausilio di un computer, al figlioletto restato agli antipodi.
Scomparso Seneca arriva infine Sapori, troppo tardi per la conferenza che sarà rimandata ma in tempo per quattro chiacchiere attorno all'ultimo vin brulé.

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