Elio Vittorini pubblicò per la prima volta Conversazione in Sicilia a puntate sulla rivista Letteratura. Un romanzo che è stato letto con chiavi differenti, da testo onirico a parabola antifascista. Lo stile singolare della scrittura non facilita la classificazione. Ed è forse questo il pregio principale del libro, superare i codici, quelli del realismo o dell'ermetismo, del simbolismo e dell'allegoria.
In preda ad astratti furori, Vittorini sente l'angustia della società che lo circonda e che il regime ha creato. Iscritto al Partito Fascista, aveva creduto in un suo preteso carattere rivoluzionario ma già nel 1929 sulla rivista Solaria si era scagliato contro il provincialismo della cultura italiana. Il suo romanzo Il garofano rosso aveva avuto problemi con la censura, la guerra di Spagna aveva portato un colpo fatale alle sue convinzioni di gioventù. (vorrà andare a combattere a fianco dei repubblicani).
Conversazione in Sicilia è l'espressione di questo stato d'animo. Un libro che restarà spesso incompreso anche dopo la caduta del regime, quando il carattere allusivo del testo mal si accorderà con i canoni di un neorealismo pedagogico al servizio del grande partito dei lavoratori e che avrebbe preferito scrittori più ligi alla linea e capaci di educare il popolo. Vittorini si impegnerà a fondo nel dibattito culturale del dopoguerra su questi temi. Considerato uno dei «padri» del Neorealismo non accetterà però mai l'idea dello scrittore come pifferaio della rivoluzione. Per Vittorini la cultura doveva essere ricerca della verità e non predicazione della verità.
Su questa incompatibilità, lo scrittore, che aveva aderito nel 1942 al Partito Comunista, lo lascierà nel 1948, suscitando il celebre sarcarmo di Togliatti:Vittorini se n'è gghiuto e soli ci ha lasciati.
Danièle Huillet et Jean-Marie Straub erano coppia nella vita (erano, perché Danièle Huillet è morta nel 2006) e nel lavoro cinematografico. Talmente inseparabili che spesso per nominarli li si accomuna in un plurale: Gli Straub.
Huillet e Strob si sono profondamente interessati alla letteratura italiana. Hanno tratto ispirazione da testi di Dante, Pavese, Vittorini per realizzare opere vitali e di grande sensibilità.
Sicilia!, tratto da Coversazione in Sicilia di Elio Vittorini è uno dei film ispirati dall'opera dello scrittore, con il quale il dialogo è continuato negli anni successivi (Operai e contadini, Il ritorno del figliol prodigo).
E' un libro che ho letto due volte, la prima ero troppo giovane, la seconda volta ne ho goduto molto, proprio di questo stile onirico e di denuncia che tu descrivi così bene...
RispondiEliminaMi viene l'uzzo di leggerlo di nuovo.