Malo
plage. Non lontano, ad ovest, la città di Dunkerque si allunga fino
alla zona industriale dove le ciminiere degli altiforni si innalzano
con i perenni pennacchi di fumo.
Qui invece l'ambiente è meno severo. E il mese d'ottobre assomiglia ad un'estate fuori tempo.
Il
lungomare si da arie di vacanza. La gente passeggia, pedala o corre
sulla lunghissima diga frangiflutti che si affaccia sulla spiaggia.
Ma dal mare, verso le coste inglesi, accorrono nuvole grigie e per
qualche ora coprono il cielo. Fanno da schermo al sole che, da sud,
arriva ancora caldo, accentuano, come un immenso riflettore, i
contrasti e saturano i colori.
Una
strana processione si allunga nelle acque già fredde del mare del
Nord. Da lontano sembra un branco di foche. Sono i praticanti la
longe-côte (letteralmente lungo la costa).
Vestiti con tute e
scarpette di neoprene, alcuni armati di pagaia, gli adepti di questa
disciplina camminano come per un'escursione. La differenza è che lo fanno con l'acqua fino al petto.
Evidentemente
bisogna che il sito si presti alla pratica: il fondo deve essere
abbastanza regolare e sabbioso. Che piova o che ci sia vento, d'estate
come d'inverno, gli appassionati si danno appuntamento una o due volte a
settimana e si immergono nell'acqua per la loro tonica "passeggiata".
Nata come
allenamento per i canottieri dei club sportivi, la longe côte si è
diffusa come attività a se stante e attira numerosi (e numerose)
praticanti longeurs, in generale non giovanissimi, di età media tra
i quaranta e i sessant'anni. Il gruppo si allunga e si allontana
seguendo la lunghissima spiaggia, resa ancora più grande dalla bassa
marea.
Nel
pomeriggio siamo un po' più a ovest, a Wissant, tra Calais e
Boulogne. Il sole è più brillante, il vento ha spazzato le nuvole
ma le raffiche sono a tratti abbastanza violente.
Il tradizionale paesino di pescatori è ormai solo un ricordo ed il borgo è diventato una località turistica, piccola ma apprezzata.
Di Wissant (Guizzante) parla, con Bruges, Dante Alighieri nel XV canto dell'Inferno, paragonandone gli argini a quelli del Flegetonte:
Quali
Fiamminghi tra Guizzante e Bruggia,
temendo
’l fiotto che ’nver’ lor s’avventa,
fanno
lo schermo perché ’l mar si fuggia;
Ma
in questi ultimi anni la lotta tra uomini e mare ha messo a
repentaglio le costruzioni più vicine alla riva.
Si è dovuto
costruire rapidamente un nuovo argine fatto di grossi macigni per
attutire l'impeto delle tempeste.
Anche
qui una lunghissima spiaggia tra Cap Gris-Nez (il promontorio che
segna il limite tra Manica e mare del Nord) e Cap Blanc-Nez.
Qui
si pratica il
kitesurf. Anche questa un'attività non di tutto
riposo. Si tratta di farsi trascinare dal vento su una tavola da
surf.
Decine
e decine di grandi aquiloni colorano il panorama.
Sono le tue vacanze? Splendide..
RispondiEliminaUna gita domenicale, abito nella regione.
EliminaGrazie per il complimento