La luna e i falo'

Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti
Cesare Pavese 1949



domenica 10 novembre 2019

Colore del cielo

Ricordo quando, ancora bambino, arrivavo con la corriera sulla piazza del paese. C'era sempre molta gente e i passeggeri, prima della fermata erano già in piedi, allungavano il collo a destra e a sinistra, cercavano con lo sguardo una madre, un padre, un fratello o una sorella venuti ad aspettarli.
Il dialetto che nella città del nord era riservato alle conversazioni familiari diventava improvvisamente lingua ufficiale, le sonorità così particolari, specifiche e ristrette a quel territorio, riempivano la piazza con i loro timbri e con la loro peculiare pronuncia.
Rapidamente quella piccola folla di disperdeva, a poco a poco la piazza ritrovava la sua calma consueta, lo scroscio dell'acqua della fontana riprendeva il sopravvento nel silenzio del luogo.
Ma la prima impressione che mi colpiva, superando la curiosità per lo spazio circostante, era il colore del cielo. Nella città del nord ero abituato, anche nei giorni più chiari, ad un celeste tenue e evanescente, un po' più limpido solo nei rari giorni di vento.
Quassù il blu esplodeva, quasi irreale. Il grande albero vicino all'abbeveratoio – a quell'epoca era molto più rigoglioso - contrastava con la sua chioma lussureggiante, come un fuoco d'artificio e si apriva il quel cielo luminoso. Il verde delle foglie accentuava l'emergere della volta di un cobalto abbagliante. Restavo affascinato e impressionato da quel colore così intenso e perentorio e per un momento mi guardavo attorno. Cercavo negli altri l'espressione di meraviglia che potesse confermare la realtà del mio sentimento di fronte ad un evento imprevedibile ed a una cosa inaspettata. Il distacco e l'indifferenza che vedevo attorno a me, senz'altro dovuti all'abitudine, mi lasciavano perplesso.

1 commento:

  1. Incantevole ritratto che richiama in me una grande nostalgia.
    un saluto

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