I turisti e gli abitanti della cittadina sono assai numerosi nelle vie del centro medievale e già affollano i tavoli dei caffé.
Il chiacchiericcio generale è sottolineato ogni tanto dallo scampanellare di un ciclista. Le antiche pietre dei monumenti circostanti si scaldano e si colorano al sole. Chiese e palazzi offrono begli scorci mai monotoni.
Entrando nella chiesta di San Silvestro costruita nel 1195 da Maestro Binello dice l'epigrafe (come la dirimpettaia San Michele) e mai terminata, si lascia il brusio per un silenzio secolare.
L'ambiente è austero e suggestivo. Poche decorazioni, come nel più antico stile romanico; una scalinata centrale porta all'altare mentre, dalle navate laterali si scende alla cripta. Su un lato, la base del campanile, mai costruito.
Qualche anziano, forse tra gli ultimi reduci di quell'epopea, sfoggia fieramente un fazzoletto tricolore.
Fuori dal borgo l'animazione sembra lontana. Dopo aver superato su un ponticello il fiume Timia che con un largo giro, scorre attorno alle mura, la strada si allontana dal paese, salendo sulle colline. Da qui Bevagna appare tranquillamente distesa tra prati fioriti.
Il n'y a pas l'ombre d'un chat sur ton post
RispondiEliminaÉtrange ??
Victoria
anche tu scrivi e fotografi poco, peccato
RispondiEliminagira un'aria di smobilitazione, marina