Vivere in questo luogo sperduto, senza elettricità e senza telefono, sarebbe già, per Rick Bass, quasi una sfida con se stesso. Ma la sfida ancora più grande è quella con l'inverno. Le temperature che restano polari per giorni, le nevicate che si accumulano isolando completamente i rarissimi abitanti della località, la “città” più vicina (in realtà una borgata) distante più di quaranta chilometri e inaccessibile dopo le grandi nevicate.
Per giorni e giorni, Rick Bass si prepara all'avvento della stagione tanto temuta ma anche tanto attesa. Il taglio della legna, unico combustibile per scaldare la casa, diventa per lui quasi un'ossessione: impossibile pensare di restare allo sprovvisto dopo l'arrivo delle prime nevicate. Scopre così poco a poco tutti i trucchi del mestiere di taglialegna, la legna e le sue qualità combustibili non hanno per lui più segreti; impara a smontare e a rimontare la motosega, strumento essenziale. E nello stesso tempo scopre i suoi “vicini” di casa, dal carattere spesso difficile e ostico, tutti un po' al margine della società: cacciatori, guide, addomesticatori di cavalli selvaggi ma anche un ex clown di rodeo. Luogo emblematico per incontrare gli altri è il Dirty Shame Saloon dove bere una birra, scambiare qualche parola con gli altri abitanti e riallacciare i legami con la “civiltà” tramite una televisione che trasmette le partite di football.
Il libro di Rick Bass è il diario, quasi giornaliero, di questa esperienza. Scritto come una serie di note e riflessioni che raccontano le difficoltà materiali di questa avventura ma anche i cambiamenti umani di chi la vive. Si sente a volte, nella prosa di Rick Bass che non tutto è raccontato. Dei momenti più difficili, specialmente nella vita di coppia per esempio, il diario non ci dà che qualche allusione. Il testo è come il resoconto di un taccuino di appunti. L'aspetto piuttosto grezzo dalla prosa è però più un pregio che un difetto, ne aumenta la leggerezza e il fascino.
13 settembre: Prima giornata nuvolosa. Stupenda, grigia, fredda e carica di umidi vapori al mio risveglio. Ma poi, a metà mattina, il sole faticosamente compie la sua opera e pratica un buco nella bruma, spargendo l'azzurro nella valle. Aspetto con impazienza di vedere come qui cade la pioggia, ma so anche che non mancherà l'occasione. C'è quiete, silenzio. Si odono appena suoni che arrivano da lontano: cani che masticano e rosicchiano come orsi le zampe di un cervo trovate nei pressi di un vecchio mattatoio; uccelli di cui ignoro il nome, uccelli che se ne sono tornati nei boschi; un camion di passaggio. Là sulla valle si stende l'azzurro, ma qui sulle pendici della Lost Horse Mountain regna il silenzio, il sole brucia attraverso le nuvole cariche di pioggia, ma rimane velato. Mi stavo dimenticando che stasera mi aspetta un piatto di spaghetti, da Dave Pruder e la sua ragazza.*
Quando arriva la primavera, quasi inattesa, sentiamo, nelle parole dello scrittore, non un sentimento di sollievo ma piuttosto un velo di rimpianto per il lungo inverno ormai finito.
Mi appassionano sempre queste sfide con se stessi...penso di leggerlo, prima o poi. L ultimo libro in cui era raccontata una vicenda come questa, ma non per scelta, ma per troppa sete di bottino, l ho letta in un libro che narrava la caccia, o meglio lo sterminio di bisonti negli stati dell ovest americano..cacciatori troppo avidi sono sorpresi da una tempesta di neve che blocca il passo..beh non mi dilungo..ma allora non c era tv o cellulari..
RispondiEliminaPenso che nel caso di Rick Bass più della sfida con se stessi ci sia il tentativo allontanarsi dalla cosiddetta civiltà dei consumi per andare verso una vita più frugale e sobria.
EliminaQuanti bei libri che leggi!! Il tuo è un blog in cui mi sento come ad andare in libreria...
RispondiEliminaA volte ne leggo anche qualcuno che non è interessante. Ma di quelli non ne parlo.
EliminaCiao e grazie.