Ancora
in Normandia, questa volta nel Calvados.
Terra
ricca di Storia. I Vichinghi (gli uomini del nord che dettero il nome
alla regione) arrivarono qui per la prima volta nell'841 e risalirono
la Senna con i loro drakkar.
Da
qui ripartirono i loro eredi, guidati da Guglielmo il
bastardo, nel 1066 per conquistare l'Inghilterra. Guglelmo
divenne re – e poté cambiare l'epiteto in conquistatore –
dopo una sorprendente epopea
culminata nella battaglia di Hastings.
Da
qui partirono Umfredo e il suo fratellastro Roberto il Guiscardo per
conquistare il sud dell'Italia.
Normandia,
una regione dai molti volti.
Partiamo
dalla costa. Si alternano
alte scogliere e larghissime spiagge. Le vestigia del Vallo
costruito dall'esercito tedesco
e i nomi delle spiagge: Utah,
Omaha, Sword, Juno e Gold
ricordano lo sbarco del 6
giugno 1944 e la cruenta battaglia che seguì.
Ad
Arromanches, un paesino di 600 abitanti, i turisti curiosano attorno
alle casematte, abbandonate al loro destino tra mare e terra. Un
museo -quasi ogni borgo ha il suo- raccoglie i cimeli dell'epoca e i
negozi vendono souvenir ai numerosi turisti inglesi.
Una
giostra con cavalli di legno diverte i più piccoli e sparge attorno
ad essa melodie d'altri
tempi.
Nei
giardinetti comunali un cannone tedesco attira la curiosità di
bambini e adulti che gli girano attorno con aria affascinata leccando
un gelato à l'italienne.
Non
lontano da Arromanches, seguendo la costa verso ovest, Longues sur
mer conserva anch'essa una batteria tedesca, ancora puntata verso il
mare.
Più interessante è però la falesia di
Marigny, spettacolare dirupo di
sessanta metri. Il sole al tramonto accentua i toni caldi delle rocce
mentre in basso la spiaggia merita il nome che le è stato dato di
Caos.
Pietre di tutte
le dimensioni, più o meno levigate dalle onde; contrasti di colore
tra il blu dell'acqua, il verde delle alghe, il rosso delle rocce
ferrose e il nero dell'ardesia.
Paesaggio in continuo movimento;
negli inverni più rudi le mareggiate si aggrappano alla parete e
la pioggia si infiltra staccandone
ampie porzioni.
Nel 1981 mille metri di
roccia, su un'altezza di trenta metri sono precipitati sulla spiaggia
sottostante.
Oggi il Caos
e frequentato da pescatori a piedi che raccolgono nei loro secchi i
frutti di mare lasciati allo scoperto dalla bassa marea. Ma il luogo
non è di facile accesso, bisogna scendere una stretta stradina a
tornanti, e resta così poco frequentato.
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