venerdì 5 giugno 2015
Bettona
Bettona
è uno di quei paesini - e in Umbria sono particolarmente numerosi –
che, a qualche chilometro dalle principali mete turistiche, malgrado
le loro attrattive, e il loro innegabile e un po' desueto fascino,
sono poco conosciuti e frequentati.
Un peccato magari per i suoi
abitanti che forse vedono così sfuggire una fonte di reddito ma un
piacere per chi viaggia da queste parti e che può così approfittare
dei luoghi in tutta tranquillità.
Per
chi è stato un po' “sorpreso” da Assisi, con i suoi parcheggi a
pagamento praticamente obbligatori, i suoi innumerevoli negozi di
souvenirs, le sue coorti di
pellegrini-turisti,
questi borghi rappresentano un'oasi di pace nei
quali abbandonare le frenesie che spesso colpiscono anche il
visitatore meno smanioso di collezionare pagine di guide turistiche.
Basta
attraversare la valle Umbra, lasciando alle spalle Santa Maria degli
Angeli e, più lontana a nord Perugia, capitale vigilante sul suo
colle. Bettona è là di
fronte, su una delle propaggini più settentrionali delle
colline che tra Tevere Chiasco e Topino, allungano verso nord i monti
Martani.
La
strada principale passa a valle, bisogna lasciarla e salire verso il
borgo.
Circondata
nelle sue mura, di cui
restano a tratti le massicce pietre etrusche, Bettona apre le porte
sulle contrade vicine con
vasti e bei
panorami. Tra le stradine del
paese grappoli di glicini spandono il loro profumo.
Poco
lontano dal borgo una tomba etrusca risalente al IV secolo a.C.
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