Di fronte al paese le colline sono anche qui coperte di vigne. Sulla cresta una bruttissima scritta in lettere giganti scimmiotta quella di Hollywood.
Arrivati al limite più alto delle vigne entriamo nel bosco per poi uscirne quasi subito. Il panorama è bello sul paese, spicca, al centro, la chiesa con il classico campanile borghignone.
Le foglie delle viti di un bel verde scuro sono a tratti ingiallite. Il viticultore spiega che si tratta di una malattia: il court-noué. La vite deperisce e il terreno è infettato fino a un metro e mezzo di profondità. Non ci sono soluzioni; neanche estirpando la pianta perché il virus resta nel terreno. Fortunatamente la malattia resta molto localizzata.
Risalita la costa, prima abbastanza ripida poi più dolce, ci addentriamo nel bosco per scavalcare la cresta e scendere dall'altro lato. Un cippo sulla sommità ricorda il confine tra i due ducati.
Il percorso si prolunga tra vigne e campi per arrivare a Chichée.
Ho letto le due belle passeggiate, ho cercato di immaginarmi il sapore del vino ...
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