La luna e i falo'

Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti
Cesare Pavese 1949



giovedì 7 luglio 2011

Jean-Louis Accettone: Castel del Monte (documentario)

Castel del Monte è anche il titolo di un documentario girato da Jean-Louis Accettone.
Il regista è francese ma originario del paese d'Abruzzo da dove suoi genitori, come molti altri, emigrarono nel nord della Francia in cerca di lavoro.
Ormai da anni si occupa di un'associazione che promuove la produzione di film documentari e di installazioni artistiche audiovisive. Come regista ha già realizzato documentari e cortometraggi che hanno spesso come tema il mondo operaio e popolare. Storie di un mondo che sta scomparendo come quello dei minatori di carbone o quello agropastorale delle montagne dei Pirenei; ritratti di vite difficili fatte di lavoro duro e di precarietà come quella di un'assistente a domicilio; racconti di impegno politico e di solidarietà durante la resistenza al nazismo. Temi trattati sempre con estrema sensibilità e delicatezza.
Accettone ha conosciuto Castel del Monte attraverso le sue, rarissime, visite estive e soprattutto grazie ai ricordi e alle storie che si raccontavano in famiglia.
Un legame piuttosto tenue dunque, con un universo lontano e appartenente al passato. Ma poi, forse complice l'età matura, Jean-Louis Accettone ha voluto consolidare, o piuttosto riallacciare, questo filo che lo lega, malgrado la distanza, fisica e culturale, alle montagne abruzzesi.
È tornato più volte a Castel del Monte e, sulla traccia degli incontri, ha raelizzato il suo film. Un'opera personalissima, né agiografia né documento etnologico. Ancora una volta Accettone mostra il suo interesse e la sua empatia per le persone che filma. Segue la loro vita attraverso i piccoli e grandi avvenimenti quotidiani, sul filo dei giorni e delle stagioni che sembrano ripetersi immutabili. Il film si sviluppa in effetti su un doppio percorso, quello ciclico del paese che ricrea nel tempo la sua piccola storia, quello dell'emigrazione, con le partenze, i ritorni estivi e quelli definitivi.
Il risultato è accattivante e suggestivo, ricco di spunti e di riflessioni sulle quali sembra posarsi un velo di ironica malinconia.

Proiezione il 20 agosto a Castel del Monte (AQ)

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