La luna e i falo'

Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti
Cesare Pavese 1949



mercoledì 2 ottobre 2019

Amiens, Francia, ricordando un'amica.

Un anno fa, nel mese di settembre, siamo venuti ad Amiens, invitati da un'amica che ora non c'è più. Con nostalgia la ricordiamo, e ricordiamo quella bella giornata, passata tra gli hortillonnages e poi nel quartiere attorno all'imponente cattedrale, la più grande di Francia.
Ci eravamo incontrati, un giorno lontano e ricordo una discesa lungo il fiume Lesse fatta in canoa. Una giornata memorabile, passata pagaiando tra boschi e villaggi delle Ardenne belghe. Il destino ha voluto che ci vedessimo per l'ultima volta ancora su una barca, tra i canali della Somme. Ricorderemo la sua energia e la sua voglia di vita, il suo amore per la pittura e i suoi acquarelli, luminosi e poetici.
È una giornata autunnale, l'autunno precoce tipico di queste regioni del nord. Siamo in Piccardia, un nome storico che nei secoli ha definito entità diverse, Oggi la regione fa parte dell'Alta Francia, Les Haut de France e Amiens ha perso il suo statuto di capoluogo a scapito di Lilla.
Gli hortillonages sono un insieme molto particolare di orti e giardini, irrigati da canali e che un tempo – essi risalgono al XIV secolo - si estendevano su un territorio vastissimo, probabilmente di 10000 ettari. Oggi non ne restano che 300 ettari e solo una quindicina di persone coltivano ancora i piccoli campi. Il sito è ormai zona protetta e accoglie delle istallazioni di opere d'arte contemporanea. L'esposizione si può visitare con delle barche a fondo piatto, spostandosi da un'isoletta all'altra.
È un posto molto suggestivo, uno spazio naturale preservato, a qualche chilometro dal centro della città, là dove un tempo i coltivatori portavano in barca, remando lungo il fiume Somme, i prodotti dell'orto da vendere. Ogni tanto attracchiamo la nostra barchetta e passeggiamo tra gli alberi e i giardini. C'è un silenzio sorprendente, lo starnazzare delle anitre si accorda al canto dei fringuelli.











Tornati nel centro di Amiens visitiamo l'antico quartiere, quello che ne resta. Qualche casa con travature di legno apparenti, à colombages, ricorda l'architettura tradizionale ma è ormai la pietra che domina i ricchi palazzi borghesi. La città si trovò sulla linea di fronte durante la prima guerra mondiale è subì notevoli danni. L'antica cattedrale è veramente maestosa: 142 metri di lunghezza e un'altezza della navata centrale che supera i 42 metri.
Le altissime colonne sembrano i giganteschi tronchi di una foresta di pietra.















Grands bois, vous m’effrayez comme des cathédrales. Charles Baudelaire

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