Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
skip to main |
skip to sidebar
"Di che religione siete" chiese Ali', "Cristiana?" "Stamattina non sono di nessuna religione. Il mio dio è il dio dei viandanti. Se si cammina con abbastanza energia probabilmente non si ha bisogno di nessun dio."
La domanda cui cerchero' di rispondere è la seguente: "Perché gli uomini invece di stare fermi se ne vanno da un posto all'altro?"
Il mondo a piedi. Elogio della marcia Camminare senza uno scopo "produttivo", per il semplice piacere di osservare cio' che ci circonda, sentirne gli odori, ascoltarne i rumori e i silenzi. E' un tempo sottratto alla "modernità", dempo di evasione e di ribellione agli obblighi imposti. Sul filo di riflessioni, ispirate dal dialogo tra scrittori, poeti e filosofi del passato più o meno recente; senza pedanteria né preoccupazioni filologiche, l'autore ci invita ad accompagnarlo in un'escursione letteraria ricca di spunti e di riflessioni penetranti. Le Breton insegna all'universià di Strasburgo, si occupa di antropologia. Il mondo a piedi. Elogio della marcia Feltrinelli 2001
(senza sbattere il naso) Raccolta di appunti inattuali
La luna e i falo'
Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti
Cesare Pavese 1949
Cesare Pavese 1949
Etichette
- Abruzzo (93)
- Francia (51)
- camminare (42)
- Castel del monte (37)
- Gran Sasso (32)
- Umbria (30)
- appunti (29)
- luoghi sacri (20)
- Toscana (11)
- film (6)
- Cesare Pavese (4)
- Dante Alighieri (4)
- Piemonte (4)
- Antonio Gramsci (3)
- John Steinbeck (3)
- Sardegna (3)
- Albert Camus (2)
- Antonio Tabucchi (2)
- Belgio (2)
- Campania (2)
- Carlo Levi (2)
- Claudio Magris (2)
- D.H.Lawrence (2)
- Ella Maillart (2)
- Fernando Pessoa (2)
- Francesco Biamonti (2)
- Francesco Giuliani (2)
- Giacomo Leopardi (2)
- Henry David Thoreau (2)
- Hermann Hesse (2)
- Jean Giono (2)
- John Fante (2)
- Marche (2)
- Paolo Rumiz (2)
- Peter Matthiessen (2)
- Rick Bass (2)
- Alexandra David-Néel (1)
- Anna Maria Panzera (1)
- Anne Le Maitre (1)
- Arthur Rimbaud (1)
- Beppe Fenoglio (1)
- Bernard Ollivier (1)
- Bruce Chatwin (1)
- Carmine Abate (1)
- Dante Aloisi (1)
- Demetrio Paolin (1)
- Dino Buzzati (1)
- Douglas William Freshfield (1)
- Edgard Lee Masters (1)
- Elio Vittorini (1)
- Emeric Fisset (1)
- Ennio Flaiano (1)
- Ernest Hemingway (1)
- Erri De Luca (1)
- Eugenio Montale (1)
- Francesco Petrarca (1)
- Francesco De Marchi (1)
- Francisco Coloane (1)
- François-Xavier de Villemagne (1)
- Gabriele D'Annunzio (1)
- Goethe (1)
- Herman Melville (1)
- Ivan Turgenev (1)
- Jacopone da Todi (1)
- John Vaillant (1)
- Konstantinos Kavafis (1)
- Lanza del Vasto (1)
- Louis Ferdinand Céline (1)
- Luciano Bianciardi (1)
- Luciano Canfora (1)
- Luigi Mucciante (1)
- Luigi Nacci (1)
- Marcel Proust (1)
- Marco Aime (1)
- Marco Ferraguti (1)
- Marguerite Youcenar (1)
- Mario Luzi (1)
- Mario Rigoni Stern (1)
- Mariusz Wilk (1)
- Maya Ombasic (1)
- Miguel Torga (1)
- Nadezda Mandel'stam (1)
- Nan Sheperd (1)
- Nicolas Bouvier (1)
- Nikolaj Gogol (1)
- Olanda (1)
- Paolo Morelli (1)
- Philip Roth (1)
- Pierre Milza (1)
- Portogallo (1)
- Robert Louis Stevenson (1)
- Robert Macfarlane (1)
- Salvatore Quasimodo (1)
- Salvatore Satta (1)
- Sergio Scacchia (1)
- Serguei Esenin (1)
- Svizzera (1)
- Thomas Mann (1)
- Théodore Monod (1)
- Tiziano Terzani (1)
- Vassilis Alexakis (1)
- Woody Guthrie (1)
Archivio blog
Lettori fissi
Albert Camus
Il faut mettre ses principes dans les grandes choses,
dans les petites la miséricorde suffit
dans les petites la miséricorde suffit
Cesare Pavese
Più frequenti un amico, più impari a conoscerlo. Cosi' è dei libri. E non è bello arrivare a conoscere un uomo che per trent'anni, per tutta la vita, ha cercato di parlare con te?
Thích Nhất Hạnh
Com'è fresco il soffio del vento!
La pace è ogni passo.
E fa gioioso il sentiero senza fine.
La pace è ogni passo.
E fa gioioso il sentiero senza fine.
Socrate
C'è un solo bene, la conoscenza
e un solo male, la presunzione di conoscere.
e un solo male, la presunzione di conoscere.
101 Storie Zen a cura di Nyogen Senzaki e Paul Reps Adelphi editore
Una volta Tanzan ed Ekido camminavano insieme per una strada fangosa. Pioveva ancora a dirotto.
Dopo una curva, incontrarono una bella ragazza, in chimono e sciarpa di seta, che non poteva attraversare la strada.
"Vieni, ragazza" disse subito Tanzan. Poi la prese in braccio e la porto' oltre le pozzanghere.
Ekido non disse nulla finchè quella sera non ebbero raggiunto un tempio dove passare la notte. Allora non potè più trattenersi. "Noi monaci non avviciniamo le donne" disse a Tanzan "e meno che meno quelle giovani e carine. E' pericoloso. Perché l'hai fatto?".
"Io quella ragazza l'ho lasciata laggiù" disse Tanzan. "Tu la stai ancora portando con te?".
Dopo una curva, incontrarono una bella ragazza, in chimono e sciarpa di seta, che non poteva attraversare la strada.
"Vieni, ragazza" disse subito Tanzan. Poi la prese in braccio e la porto' oltre le pozzanghere.
Ekido non disse nulla finchè quella sera non ebbero raggiunto un tempio dove passare la notte. Allora non potè più trattenersi. "Noi monaci non avviciniamo le donne" disse a Tanzan "e meno che meno quelle giovani e carine. E' pericoloso. Perché l'hai fatto?".
"Io quella ragazza l'ho lasciata laggiù" disse Tanzan. "Tu la stai ancora portando con te?".
Bruce Chatwin: In Patagonia
"Di che religione siete" chiese Ali', "Cristiana?" "Stamattina non sono di nessuna religione. Il mio dio è il dio dei viandanti. Se si cammina con abbastanza energia probabilmente non si ha bisogno di nessun dio."
Bruce Chatwin
La domanda cui cerchero' di rispondere è la seguente: "Perché gli uomini invece di stare fermi se ne vanno da un posto all'altro?"
Tolstoi
Forse non tutti sanno che Leone Tolstoi morì scomunicato dalla chiesa ortodossa russa.
All'età di cinquant'anni lo scrittore decise di abbracciare in modo totale l'insegnamento del vangelo. Basandosi in primo luogo sull'applicazione concreta del sermone della montagna, rinunciò ad ogni bene terreno e decise di vivere come un mugik. Per lui le Chiese, tutte senza eccezione, avevano travisato, in malafede, l'insegnamento del Cristo; nessuna gerarchia aveva il diritto di inserirsi tra l'uomo e Dio.
A partire da allora Tolstoi considerò i suoi romanzi come trascurabili, utili solo per attirare l'attenzione del pubblico, mentre riteneva che i soli suoi scritti degni di essere letti fossero quelli filosofici e religiosi.
Il punto essenziale della sua lettura del vangelo era, secondo lui, l'insegnamento della non resistenza al male con il male. Ciò lo portò a teorizzare tra l'altro il rifiuto delle armi e quindi del servizio militare ma, più in generale, quello di ogni istituzione governativa, basata necessariamente sulla forza.
Il libro che raccoglie in modo più completo il pensiero di Tolstoi fu naturalmente censurato in Russia ma tradotto rapidamente in molte lingue. In Italia fu pubblicato per la prima volta nel 1894 con il titolo Il Regno di Dio è in voi.
Gli scritti filosofici di Tolstoi furono accolti spesso con un misto di curiosità e perplessità. In un primo tempo, all'inizio del Novecento, furono letti con interesse da anticlericali, socialisti e anarchici ma ben presto furono dimenticati suscitando soprattutto indifferenza o incomprensione.
Fu Gandhi a riscoprirli ed è proprio grazie a Gandhi se questi scritti sono ancora conosciuti. Egli diceva infatti di considerarli, e in particolare questo libro, come essenziali per la propria scelta della non violenza.
Publiprint Manca editrice
Pellegrini
L'escursionista e il pellegrino hanno molti tratti in comune. Entrambi intraprendono un viaggio a piedi, a tratti faticoso e a volte pericoloso. Si muovono in paesaggi insoliti se non sconosciuti. Affrontano il freddo e il caldo, la pioggia o il sole cocente. Osservano panorami sconosciuti, incontrano animali, fanno conoscenza con persone impegnate nella stessa impresa. Hanno una meta: un santuario o una cima e sono soddisfatti quando riescono a raggiungerla. Ma il più importante, per entrambi, non è l'arrivo ma il viaggio. La vera impresa è quella di essere in cammino.
Rebecca Solnit
Storia del camminare
Bruno Mondadori editore
Rebecca Solnit
Storia del camminare
Bruno Mondadori editore
George Orwell
L'opinione secondo la quale l'arte non deve essere politica è, in sé, un'opinione politica.
Empedocle
Anche gli dei lottano invano contro la stupidità
Nietzsche
L'infelicità della gente d'azione è che la propria attività è sempre un po' irragionevole. La gente d'azione rotola come pietra seguendo la grezza legge della meccanica. Tutti gli uomini si dividono, in ogni tempo e ai nostri giorni, in schiavi e liberi; perchè colui che non ha i due terzi della sua giornata per se stesso è uno schiavo, sia quello che vuole : statista, mercante, funzionario, scienziato.
Umano, troppo umano.
Umano, troppo umano.
David Le Breton
Il mondo a piedi. Elogio della marcia Camminare senza uno scopo "produttivo", per il semplice piacere di osservare cio' che ci circonda, sentirne gli odori, ascoltarne i rumori e i silenzi. E' un tempo sottratto alla "modernità", dempo di evasione e di ribellione agli obblighi imposti. Sul filo di riflessioni, ispirate dal dialogo tra scrittori, poeti e filosofi del passato più o meno recente; senza pedanteria né preoccupazioni filologiche, l'autore ci invita ad accompagnarlo in un'escursione letteraria ricca di spunti e di riflessioni penetranti. Le Breton insegna all'universià di Strasburgo, si occupa di antropologia. Il mondo a piedi. Elogio della marcia Feltrinelli 2001
Leautaud
Les temps sont durs, la bêtise règne, le bon dieu revient à la mode.
Mark Twain
Whenever you find yourself on the side of the majority it's time to pause end reflect.
Ogni volta che vi ritrovate dalla parte della maggioranza ditevi che è il momento di fermarvi e di riflettere.
Ogni volta che vi ritrovate dalla parte della maggioranza ditevi che è il momento di fermarvi e di riflettere.
Fernando Pessoa
Cio' che si è perso, cio' si avrebbe dovuto volere, cio' che si è ottenuto e guadagnato per errore, cio' che abbiamo amato per poi perdere, accorgendoci allora, dopo averlo perso, et amandolo proprio per questo, che in principio non l'amavamo; cio' che immaginavamo pensare, mentre in realtà sentivamo, cio' che era un ricordo, mentre credevamo fosse un'emozione, et l'oceano tutto intero, arrivando, fresco e sonoro, dal vasto fondo della notte tutta intera, lasciava delicatamente la sua schiuma sulla sponda, durante la mia passeggiata sulla riva del mare.
Il libro dell'inquietudine
Il libro dell'inquietudine
Plutarco
Del mangiare carne
Plutarco prende spunto dalla realtà ma anche dalla leggenda e dal mito. Ribalta la concezione antropocentrica del mondo greco. Gli animali hanno anche loro un senso morale e un'idea di giustizia, non sono cose al servizio dell'uomo.
Mangiare carne non è un atto naturale.
Del mangiare carne. Adelphi
Mangiare carne non è un atto naturale.
Del mangiare carne. Adelphi
Neorealismo
Anna Magnani corre dietro il camion dei soldati tedeschi che portano via il suo uomo.
Perchè le sparano visto che tanto il camion non potrà essere raggiunto e che la sua corsa è destinata a fallire?
Perchè le sparano visto che tanto il camion non potrà essere raggiunto e che la sua corsa è destinata a fallire?
Barbara Summa
Barbara Summa abita ad Amsterdam ma è originaria di Ofena, in Abruzzo. Già prima del terremoto del 6 aprile 2009 stava lavorando ad un libro di storie sul filo della strada (la statale 17 appunto) che attraversa i suoi luoghi. Dopo la catastrofe è tornata nella regione per rendersi conto direttamente dell'accaduto.
Non è un libro sul terremoto anche se il dramma è presente. Protagonisti sono la gente d'Abruzzo, le pietre le case e le montagne; con la volontà "di un'anima transumante aperta al cammino" di riallacciare, grazie alla scrittura, i legami "con i luoghi del cuore"che il terremoto aveva distrutto.
Statale 17 Storie minime transumanti EXORMA
Non è un libro sul terremoto anche se il dramma è presente. Protagonisti sono la gente d'Abruzzo, le pietre le case e le montagne; con la volontà "di un'anima transumante aperta al cammino" di riallacciare, grazie alla scrittura, i legami "con i luoghi del cuore"che il terremoto aveva distrutto.
Statale 17 Storie minime transumanti EXORMA
Meng Tse (Mencio, 372-289 a.C.).
L'uomo nobile di fronte agli animali, se li ha visti da vivi, non puo' sopportare di vederli morire; se ha sentito i loro gridi, non puo' sopportare di mangiare le loro carni.
Camminare, una filosofia
Frédéric Gros
Il libro si apre con un postulato: il camminare, inteso come attività fisica, non è uno sport. E cio' malgrado il tentativo di apparentarlo a una gara (a cominciare dal lessico: escursione, treking, trek) e malgrado il recupero mercantile (abbigliamento tecnico, attrezzi per migliorare la "performance" e riviste specializzate).
Lo sport è sforzo, fatica, disciplina, con vincitori, vinti e record da battere. Camminare invece è prima di tutto un'attività naturale che non richiede altro che due gambe e un po' di tempo. Il camminatore va lentamente, scopre paesaggi e osserva alberi e quando incontra un suo simile racconta i posti che ha visto, gli incontri che ha fatto.
Ma non è tutto. Camminare è, secondo Frédéric Gros, anche un atto filosofico e gli esempi sono nella letteratura, nella storia o nella filosofia stessa. Da Gandhi a Kant a Rimbaud, il libro da un'altra dimensione a quest'atto naturale. Alla fine diremo anche noi, come Nietzsche che "le dita dei piedi di drizzano per ascoltare".
Professore di filosofia all'Università Parigi-XII Frédéric Gros è specialista della storia della psichiatria. Si è occupato della pubblicazione degli ultimi corsi di Michel Foucaut al "Collège de France".
Marcher, une philosophie carnetsnord
Lo sport è sforzo, fatica, disciplina, con vincitori, vinti e record da battere. Camminare invece è prima di tutto un'attività naturale che non richiede altro che due gambe e un po' di tempo. Il camminatore va lentamente, scopre paesaggi e osserva alberi e quando incontra un suo simile racconta i posti che ha visto, gli incontri che ha fatto.
Ma non è tutto. Camminare è, secondo Frédéric Gros, anche un atto filosofico e gli esempi sono nella letteratura, nella storia o nella filosofia stessa. Da Gandhi a Kant a Rimbaud, il libro da un'altra dimensione a quest'atto naturale. Alla fine diremo anche noi, come Nietzsche che "le dita dei piedi di drizzano per ascoltare".
Professore di filosofia all'Università Parigi-XII Frédéric Gros è specialista della storia della psichiatria. Si è occupato della pubblicazione degli ultimi corsi di Michel Foucaut al "Collège de France".
Marcher, une philosophie carnetsnord
Haiku
Montagne in lontananza
dove il caldo del giorno
se n'è andato
Onitsura
dove il caldo del giorno
se n'è andato
Onitsura
Etica animale
Il saggio di Ralph R. Acampora dal titolo Fenomenologia della compassione ha come sottotitolo Etica animale e filosofia del corpo ed è stato pubblicato nel maggio 2008 dall'editore Sonda*.
Acampora affronta il tema dei rapporti animale-uomo in un'ottica radicalmente antispecista. Lo studioso cerca di superare la visione classica dell'antispecismo basata, nonostante tutto, su un'analisi antropocentrica del mondo. Tema centrale della sua tesi è il concetto di compassione intesa non come "pietà" dell'uomo nei confronti di specie inferiori ma come possibilità comune di confrontarsi con il reale e di capirlo. Comprendere un oggetto, per esempio, non solo in quanto "forma" nello spazio ma anche attraverso la sua funzione non è per Acampora una prerogativa riservata all'uomo; accettare questo principio permette un nuovo approccio all'analisi dei rapporti tra gli esseri viventi.
Un libro interessante e documentato, dai molti spunti di riflessione anche se di lettura un po' faticosa per il linguaggio a volte troppo specialistico.
*Traduzione di Marco Maurizi e Massimo Filippi
Acampora affronta il tema dei rapporti animale-uomo in un'ottica radicalmente antispecista. Lo studioso cerca di superare la visione classica dell'antispecismo basata, nonostante tutto, su un'analisi antropocentrica del mondo. Tema centrale della sua tesi è il concetto di compassione intesa non come "pietà" dell'uomo nei confronti di specie inferiori ma come possibilità comune di confrontarsi con il reale e di capirlo. Comprendere un oggetto, per esempio, non solo in quanto "forma" nello spazio ma anche attraverso la sua funzione non è per Acampora una prerogativa riservata all'uomo; accettare questo principio permette un nuovo approccio all'analisi dei rapporti tra gli esseri viventi.
Un libro interessante e documentato, dai molti spunti di riflessione anche se di lettura un po' faticosa per il linguaggio a volte troppo specialistico.
*Traduzione di Marco Maurizi e Massimo Filippi
bellissimo inizio di giornata!...per me il gran sasso è ancora troppo faticoso.
RispondiEliminaPer vederlo cosi' pero' basta percorrere la strada (ex Statale 17, quella di Francesco Guccini anche se qui è la "17 bis") https://www.youtube.com/watch?v=EDEXlAzU1RE
Eliminasì ma a me piace camminare. mi allenerò e poi l'affronterò !
RispondiEliminala strada della sua biografia Cronache epafaniche?