domenica 20 novembre 2016
Città di Penne
A
metà strada tra il mare e le montagne, tra l'Adriatico e il Gran
Sasso, sui colli abruzzesi si scalda nel sole di agosto la piccola
città di Penne. Per gli abruzzesi dell'Abruzzo Ulteriore, che vivono
al di là della cresta dell'Appennino è la città che da il nome a
tutta questa parte della regione: Quire ve da la Penna si
sente dire per designare qualcuno che sembra avere modi costumi e un
linguaggio esotici, come se venisse da un altro continente.
Eppure in linea d'aria siamo vicinissimi.
È
una regione meno aspra di quella al di là del Gran Sasso, la terra è
più fertile e il clima più mite.
Attorno
all'abitato qua e là, qualche trattore nella campagna coltivata
dalle numerose case coloniche. La parte più recente di Penne è
molto animata; sulla strada nazionale un traffico abbastanza intenso
scorre attorno al borgo mentre nella villa comunale le panchine sono
quasi tutte occupate. Basta però entrare nel centro più antico per
trovare un ambiente calmo e tranquillo. Risalta il mattone rosso
delle case e delle mura cittadine, peculiarità che è all'origine
dell'appellativo di città del mattone
appunto.
Le bella disposizione di vie e piazzette ha permesso a Penne
di entrare a far parte dell'ambita associazione dei “Borghi più
belli d'Italia”. Le vie che salgono verso la sommità dei quattro
colli su cui si distende l'abitato sono ombreggiate e fresche. Negli
angoli più nascosti un tenue odore di stantio che scompare là dove
il sole scalda di più. Qualche bel palazzo evoca cospicue ricchezze
e un passato insigne. Sulla sommità di uno dei colli è il duomo con
il suo largo campanile anch'esso in mattoni rossi. Tra le case si
scorge il piacevole panorama di colline verdi e, più lontano, di
montagne. Verso est, sullo sfondo, è la linea azzurra
dell'Adriatico. Botteghe di altri tempi, un ciabattino, un barbiere,
un vecchio negozio di ferramenta, resistono valorosamente alla moda
dei centri commerciali e tengono aperte le loro porte ai clienti. Una
corta successione di portici imita brevemente la disposizione di
città più importanti. Sulla piazza i tavoli dei bar sono occupati
da gente di ogni età mentre qualche bambino scorrazza in bicicletta
inseguendo i piccioni.
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Adoro questi borghi dell' Italia centrale
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